Laboratorio Culturale: progetti 2011
Dal 1994 l’associazione OIKOS è impegnata a Bergamo per promuovere una cultura che riconosca nella salute un diritto primario di ogni persona. L’attività principale di OIKOS è la gestione di un ambulatorio medico di primo livello per persone immigrate non iscrivibili al SSN. In questi anni abbiamo incontrato circa 15000 persone provenienti da più di 80 paesi diversi.
Lavorando, però, abbiamo maturato la convinzione che per affrontare i problemi di salute di chi arriva “straniero” nella città è necessario anche riflettere sul nostro mondo, sulle condizioni che determinano la possibilità per tutti di vedersi garantito il diritto alla salute fisica e psichica, sugli aspetti relazionali e sociali, economici, giuridici e politici che rappresentano le determinanti profonde del nostro benessere.
Nella nostra pratica di questi anni, quindi, abbiamo sempre avuto cura di affiancare alla dimensione operativa quella riflessiva che, partendo dall’attività che stiamo gestendo, ci aiutasse anche a leggere la società in cui viviamo.
Proprio per questa ragione, nei mesi in cui OIKOS compiva 15 anni, abbiamo avviato un nuovo percorso che ora affianca il lavoro d’ambulatorio. Si tratta di organizzare un “laboratorio culturale”. L’idea è che sia sempre più importante, quasi urgente, provare a lavorare su un livello che non è solo di tipo assistenziale, rivolgendosi agli “esclusi”, ma anche di tipo culturale, rivolgendosi alla società, alla “città” dove si creano le condizioni per l’esclusione.
Non intendiamo quindi occuparci di salute solo nel senso biomedico di semplice assenza di malattia, ma in senso globale; della salute, cioè, quale indice di una situazione di ben–essere generale, di tipo fisico, psichico e sociale.
Ora stiamo preparando la prima iniziativa pubblica del laboratorio culturale.
In particolare, quest’anno, vorremmo organizzare e proporre dei momenti, delle occasioni di riflessione sul rapporto SALUTE – LAVORO e, più precisamente, sugli effetti che hanno sulla salute e sulla qualità della vita delle persone i cambiamenti nei modi di lavorare e l’incertezza del lavoro stesso. L’idea è che, considerando la molteplicità delle situazioni legate a questo tema e la grande varietà delle persone coinvolte, si possano trovare elementi comuni, elementi di unità e ragioni per una maggiore coesione sociale. Non si tratta tanto di parlare di sicurezza nei luoghi di lavoro, tema comunque sempre attuale; ma del fatto che sempre di più, così come lo stato di salute determina l’effettiva possibilità di lavorare, ugualmente il lavoro, o meglio, le condizioni in cui si lavora, il modo di lavorare, le prospettive lavorative, influiscono sulla salute e sulla qualità della vita, fino a diventarne una determinante.
COME PROMUOVERE QUESTA RIFLESSIONE?
Pensiamo che uno degli strumenti più interessanti ed efficaci possa essere quello della narrazione che, da un lato, permette di rimanere aderenti al vissuto delle persone e, dall’altro, sembra anche essere una modalità di interpretazione della realtà comune a tutte le culture. Le narrazioni sono storie così come vengono raccontate nella vita quotidiana, sono il modo più naturale e diretto con il quale le persone descrivono la propria esistenza e, spesso, la propria sofferenza.
Ci sembra che la narrazione possa essere un modo per conoscere la realtà anche attraverso gli occhi e le voci dei personaggi coinvolti.
I linguaggi attraverso cui raccogliere questi racconti possono essere diversi. Noi pensiamo di utilizzare anche forme di comunicazione non verbale, in particolare il linguaggio teatrale, quello fotografico, quello audio-visuale.
Di seguito vengono presentati sinteticamente i progetti che stiamo analizzando e che, riuscendo a raccogliere risorse sufficienti, vorremmo realizzare.
SCHEDE SINTETICHE DELLE PROPOSTE CULTURALI
1. PROGETTO VIDEO-RITRATTI PER OIKOS
Titolo provvisorio: “Dentro lo specchio”
A cura di Fabrizia Mutti, filmmaker
I video-ritratti sono un modo originale di guardare al tema del disagio derivante dalla mancanza di un lavoro. Si vorrebbero costruire i “video-ritratti” di dieci di persone, donne, uomini, stranieri, italiani, giovani e meno giovani, che vivono questo disagio. Le dieci persone si raccontano davanti alla telecamera usando un’identità fasulla, parlando del loro lavoro inventato, usando un alter ego, travestendosi come il personaggio che corrisponde a quello che vorrebbero essere, oppure a quello che non saranno mai. Alla fine di questi brevi ritratti compariranno le vere generalità della persona, scritte in sovra-impressione sul fermo immagine del suo volto, la vera occupazione o la mancanza di un’occupazione.
2. PROGETTO DI VIDEO-FOTOGRAFIA
Titolo provvisorio: “In bilico”
A cura di Roberto Giussani, fotografo
Obiettivo di questo lavoro è provare a “raccontare” le storie di tre persone. Tre storie sottili, invisibili. Non eclatanti o sensazionali, semplicemente esemplari. Tre vite in bilico tra passione, disagio, rivincita. Il progetto unisce i linguaggi della fotografia e dell’audio; unisce cioè la forza delle immagini e la potenza evocativa della voce, di rumori e suoni. Il risultato del lavoro potrà essere presentato su siti amici e sulle pagine web dei media, ma anche diffondendolo via vimeo e youtube, …
3. PROGETTO FOTOGRAFIA
Titolo provvisorio: “Salute e lavoro”
A cura di Giovanni Diffidenti, fotografo
Il progetto prevede di presentare i ritratti di alcune persone accompagnati da una frase in grado di stimolare una riflessone. Si tratta di scegliere un certo numero di “soggetti comuni” da ritrarre nelle loro case, nei luoghi di lavoro, nelle scuole, per strada etc. I ritratti rappresentano diverse tipologie di disagio fisico e psicologico e tutti insieme costituiscono una “fotografia-panoramica” del delicato rapporto “salute-lavoro”. Questo sguardo sulla realtà potrà essere presentato al pubblico con mezzi che di per sé attraggono l’attenzione: ad esempio, poster verticali affissi in città. Il passaggio per strada o il tempo di attesa di un autobus si può trasformare così in un momento prezioso di sensibilizzazione della cittadinanza.
4. PROGETTO TEATRO E MUSICA
Titolo provvisorio: “Lavorare stanca”
A cura del Tavolo Culturale (Candelaria Romero, Compagnia Brincadera, Operai del Cuore, Dulco Mazzoleni,, Sophies Hames, Luciano Togni, Al Vecchio Tagliere …. )
“Lavorare stanca” è uno spettacolo teatrale e musicale che prevede letture a tema, musiche dal vivo, incursioni di teatro di strada, e rappresentazione di testi poetici scritti a proposito della salute e del lavoro. Il Tavolo Culturale propone inoltre la realizzazione di fumetti che uniscano tema del lavoro a quello della salute, e che possono essere distribuiti al pubblico nel corso delle iniziative.
5. CONVEGNO
Titolo provvisorio: “Intorno al primo maggio”
Il convegno affianca le performance artistiche e svilupperà un ragionamento che, partendo dal principio che la salute (intesa in senso “globale”) è legata a una serie di determinanti di tipo economico, sociale, politico, …, intende approfondire l’analisi del rapporto esistente tra la salute stessa e il lavoro con le sue fragilità nella società attuale.
LUGLIO 2011